sabato 3 gennaio 2015

Crystal ball


Pasta gommosa colorata utilizzata per creare palloncini soffiando in un cannello. Nacque dall'idea del Dott. Claudio Pasini, un chimico del Brianzolo e del suo socio Colombo Carlo Alberto, nel 1967, quando fu commercializzato col nome di Le bolle fatate. Il prodotto non ebbe il successo sperato e fu ritirato dal commercio. Esattamente vent'anni più tardi Pasini fondava la sua azienda (che dal 1993 ha preso il nome di Pasini Laboratorio Chimico) a Burago di Molgora e, nel 1968, iniziò la vera e propria commercializzazione del prodotto.


Negli anni ottanta del XX secolo il prodotto ebbe il suo momento di massima notorietà anche grazie ad un felice spot pubblicitario televisivo e fu venduto in diversi milioni di esemplari. Viene commercializzato tuttora, ma al fianco della vendita nei supermercati è diventata predominante la distribuzione on-line.


Il gioco

Lo scopo del gioco è quello di creare dei palloncini gonfiando una pallina di pasta posta sull'estremità di una cannuccia, chiamata nelle istruzioni "cannello". La pasta è disponibile in diversi colori (verde, giallo, blu, rosso) e, grazie ad una certa adesività dei palloncini appena gonfiati, è possibile unirne diversi per formare forme più complesse.


Pregi e difetti

Il palloncino creato con Crystal ball, rispetto ad un palloncino tradizionale, risulta di breve durata e molto più fragile, ma anche molto più leggero e per questo più sicuro per i soprammobili. Il principale difetto lamentato era l'odore di solvente organico. Pare che negli anni sia stato sostituito il solvente in modo da ridurre il fastidio e prolungare la vita dei palloncini. Altro inconveniente era l'accumulo di pasta secca sull'estremità della cannuccia, non sempre facile da rimuovere e che poteva portare a imperfezioni nei palloncini.


Pubblicità e fenomeno culturale

La pubblicità del prodotto, sia su carta (es. Topolino) che sulle reti televisive, negli anni '80 fu massiccia e martellante. Questo fatto, associato all'uso di un jingle particolarmente riuscito, ne decretò il successo commerciale e una notevole longevità nella memoria di molti italiani di quella generazione.


Composizione chimica e sicurezza

Il fatto che sul tubetto non siano riportati i dati dei componenti e il forte odore simile a quello della vernice, avevano fatto sorgere il dubbio in alcune persone che il prodotto potesse contenere solventi non salutari. Tuttavia l'azienda sul suo sito web dichiara che la pasta è stata riformulata per ridurre l'odore, che è "costituita esclusivamente da sostanze chimiche non tossiche" e che in particolare le sostanze volatili (29% del peso complessivo) "sono componenti di varie essenze naturali, o sostanze d'uso comune in cosmetica (nelle lacche per unghie)". Dichiara inoltre espressamente che essa non contiene benzene o composti aromatici benzenoidi. Inoltre la cannuccia è stata dotata di una valvola di non ritorno per evitare possibili aspirazioni dei vapori.



Fonte principale: Wikipedia

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