martedì 5 maggio 2015

E.T. l'extra-terrestre


E.T. l'extra-terrestre (E.T. the Extra-Terrestrial) è un film di fantascienza del 1982 diretto da Steven Spielberg. Distribuito dalla Universal Pictures, divenne un successo al botteghino, sorpassando, all'epoca, Guerre stellari come film che ha incassato di più nella storia del cinema. Il film è uscito l'11 giugno 1982 negli Stati Uniti d'America. Fu ri-distribuito nel 1985, e nel 2002, con l'aggiunta di nuove scene ed effetti speciali migliorati. La pellicola affronta temi cari al regista, come quello della crescita, del rispetto e della tolleranza. Per il regista, E.T. aprì la strada a un nuovo genere di film: pellicole più personali, incentrate sulle emozioni e sulle condizioni umane dei protagonisti, come Il colore viola, Schindler's List e Amistad.

Steven Spielberg
Sceneggiatura

Dopo il divorzio dei suoi genitori, nel 1960, Spielberg colmò il vuoto causato dall'avvenimento con un alieno immaginario che gli facesse compagnia. Durante il 1978, Spielberg annunciò di voler girare un film in soli ventotto giorni dal titolo Growing Up (Crescere). Il progetto fu messo da parte a causa degli impegni dovuti alle riprese del film 1941: Allarme a Hollywood, ma Spielberg era fermamente intenzionato a realizzare un breve film autobiografico sulla sua infanzia. Mentre lavorava a Incontri ravvicinati del terzo tipo, il regista iniziò a concepire l'idea per un film di fantascienza. La storia narrava di una famiglia di campagna terrorizzata da un gruppo di alieni, che tentano di irrompere nella casa. Una prima bozza, intitolata Night Skies, fu scritta, ma quando Spielberg la lesse, non ne fu pienamente convinto.

Durante le riprese de I predatori dell'arca perduta in Tunisia, la memoria dei momenti d'infanzia di Spielberg riaffiorarono. Il regista si ricordava di aver apprezzato The Black Stallion, un film sull'amicizia tra un ragazzo e un cavallo. Assieme alla sceneggiatrice della pellicola, Melissa Mathison (anche lei in Tunisia, con l'allora marito Harrison Ford), iniziarono a discutere su Night Skies. Sebbene avessero deciso di stravolgere completamente la storia, un dettaglio della sceneggiatura fu usato come spunto: nel finale, uno degli alieni viene lasciato per errore sulla Terra. Spielberg e la produttrice associata Kathleen Kennedy convinsero Mathison a scrivere il copione basato sul soggetto del regista, intitolato E.T. and Me, una volta tornata a Los Angeles.

Già mentre scriveva, Mathison aveva in mente una primitiva versione di E.T.: assieme al regista, decise che l'alieno sarebbe dovuto essere brutto, ma non spaventoso, come "Una tartaruga senza guscio. L'amore e l'affetto che volevamo mostrare non si basava sull'essere carini." Il copione fu pronto in otto settimane e Spielberg lo considerò perfetto. La Columbia Pictures, produttrice di Night Skies, incontrò Spielberg per discutere il copione. Lo studio lo definì "uno stupido film della Walt Disney", così Spielberg si avvicinò a Sid Sheinberg, presidente della Universal, che diede via libera al giovane regista.

Spielberg con la piccola Drew Barrymore
Cast

Il casting venne effettuato nel marzo del 1981. Spielberg effettuò il provino di oltre trecento ragazzi per i ruoli. Avendo lavorato con Cary Guffey in Incontri ravvicinati del terzo tipo, aveva confidenza a lavorare con un cast composto principalmente da attori giovani invece che da attori adulti. Spielberg conobbe Drew Barrymore durante i provini per Poltergeist - Demoniache presenze, e le piacque, descrivendola come "un'adorabile bugiarda". Non la prese nel film, ma le disse che l'avrebbe contattata per un altro progetto. La bambina però si guadagnò il ruolo, raccontando al regista di essere alla guida di una band punk rock.

MacNaughton fece otto audizioni per il ruolo di Michael, spesso provando con ragazzi che recitavano per il ruolo di Elliott. Nell'agosto del 1981, Spielberg non aveva ancora trovato il ragazzo giusto per interpretare Elliott. Fu infine scelto Henry Thomas, suggerito da Robert Fisk, il quale, nonostante non convinse il regista durante la lettura del copione, ottenne la parte quando improvvisando una scena, in cui l'alieno viene portato via dal governo, Thomas riuscì a piangere, pensando al suo cane, morto tre anni prima. Spielberg si divertì a lavorare con i ragazzi notando che l'esperienza gli fece maturare l'idea di diventare padre.

Debra Winger e lo stesso Spielberg fornirono il suono di E.T. durante le riprese e per il montaggio provvisorio, ma l'alieno venne in seguito doppiato da Pat Welsh, un'anziana signora della Contea di Marin in California. Welsh fumava due pacchetti di sigarette al giorno, che le fornirono una voce roca e adatta al personaggio. Durante la fase di post-produzione Spielberg decise di eliminare la scena in cui recitava Harrison Ford nel ruolo dell'insegnante di Elliott. La scena vedeva Elliott rimproverato dall'insegnante nella classe di scienze e in quel momento una sedia sarebbe dovuta levitare mentre E.T. faceva levitare il suo dispositivo "telefono-casa" per la scala assieme a Gertie.

«I ragazzi sapevano a livello emotivo, dove si trovavano ma non avrebbero avuto idea di dove si sarebbero trovati il giorno dopo. Così, come nella vita vera, ogni giorno era una sorpresa. La loro recitazione non si sarebbe potuta nemmeno definire tale. Era più una reazione agli eventi.» (S. Spielbeg)

Spielberg travestito da maestra, sul set
Riprese

Le riprese del film iniziarono l'8 settembre 198, a Los Angeles e sarebbero dovute durare circa sessantacinque giorni (in realtà servirono quattro giorni aggiuntivi di riprese). Per motivi di sicurezza, il titolo provvisorio del film venne cambiato in A Boy's Life. La prima scena filmata fu quella del bacio tra Elliott e la sua compagna di classe. La troupe spese i successivi undici giorni spostandosi tra Northridge e Tujunga. I successivi quarantadue giorni si lavorò ai Laird International Studios a Culver City, per gli interni della casa di Elliott. La troupe lavorò in una foresta di sequoie vicino a Crescent City per gli ultimi giorni di produzione. Una delle cose che aiutò maggiormente i giovani attori fu il fatto che il film venne girato in ordine cronologico, seguendo l'andamento degli eventi.

Quando Michael incontra per la prima volta l'alieno, l'apparizione della creatura fece saltare MacNaughton all'indietro. Spielberg assicurò che non ci sarebbero state marionette sul set così da mantenere l'illusione della presenza di un vero alieno. Per la prima volta nella sua carriera non ha utilizzato storyboard per la maggior parte del film, così da permettere una maggiore spontaneità nelle performance. I tre protagonisti vennero inoltre incoraggiati a improvvisare, inventando dialoghi o singole frasi. La battuta di Gertie, "Non mi piacciono i suoi piedi", quando vede E.T. per la prima volta fu improvvisata da Drew Barrymore, così come l'intera scena tra l'alieno ed Elliott, dove quest'ultimo mostra i suoi giocattoli. Per la scena di Halloween, i ragazzi si presentarono sul set già vestiti con i costumi. Spielberg ricambiò lo scherzo, dirigendo per l'intera giornata vestito da maestra.

«Fu difficile trovare la giusta rappresentazione di E.T., perché volevo qualcosa di speciale. Non volevo che sembrasse un alieno qualsiasi. Doveva essere qualcosa di anatomicamente diverso, in modo che il pubblico non pensasse che quello fosse un nano in una tuta.» (S. Spielberg)

Carlo Rambaldi
Effetti speciali

Per la creazione dell'alieno protagonista, Spielberg diede diverse istruzioni agli artisti concettuali: E.T. sarebbe dovuto essere alto soltanto un metro, con un collo telescopico e piccoli piedi grassocci. Per la costruzione pratica della creatura, si rivolse a Carlo Rambaldi, che aveva già collaborato con il regista in Incontri ravvicinati del terzo tipo. Il supervisore agli effetti speciali Dennis Muren vinse l'Oscar per i migliori effetti speciali. Il viso dell'alieno si ispira a quelli di Carl Sandburg, Albert Einstein ed Ernest Hemingway. La produttrice Kathleen Kennedy visitò lo Eye Institute di Jules Stein per studiare gli occhi reali e di vetro. Assunse quindi personale dell'istituto per creare gli occhi di E.T., che Spielberg ritenne importanti per attirare il pubblico.

Nel gennaio del 1981, sei mesi prima dell'inizio delle riprese, Rambaldi costruì un modello a grandezza naturale di E.T. in creta. Il regista fece dei test per verificare come reagiva il modello di fronte alle luci di scena. Il direttore della fotografia, Allen Daviau, scoprì che queste ultime miglioravano l'aspetto dell'alieno, al quale fu definitivamente applicato il colore marrone. Una delle sfide nella creazione del pupazzo fu quella di rendere realistico il movimento della bocca e della lingua. Il tecnico Steven Townsend riuscì a risolvere il problema, costruendo un meccanismo costituito da sei cavi separati

Nell'aprile del 1981, tre E.T. erano stati assemblati: un E.T. meccanico a grandezza naturale, alto 1,2 metri (1,4 m estendendo il collo). La testa era lunga circa mezzo metro e veniva controllata da dodici uomini; un modello elettronico, azionato da controlli radio, usato nei primi piani, per le espressioni facciali; una tuta a grandezza naturale, usata dai nani. Vennero costruite anche quattro ulteriori teste, ognuna delle quali poteva essere montata con i vari corpi. I modelli erano costituiti da uno scheletro di alluminio e ferro, ricoperto da diversi strati di fibra di vetro, poliuretano e gomma. Tutti i modelli meccanici e animatronici di E.T. avevano ottantasette punti di movimento, di cui dieci solo nella faccia. Questo rappresentava, nel 1981, il limite massimo di movimento per un pupazzo.

Due nani, Tamara De Treaux e Pat Bilon, così come il dodicenne Matthew De Meritt, un ragazzo nato senza le gambe, indossavano a turno il costume in base alla scena da filmare. Caprice Roth, un mimo professionista, realizzò le mani di E.T. Il prodotto finale venne realizzato in tre mesi con un costo di 1 500 000 $. L'Industrial Light & Magic si occupò degli effetti speciali. Il supervisore Dennis Muren curò le scene in cui compare l'astronave degli alieni. Sebbene queste sequenze siano dettagliate e importanti, Spielberg non pose particolare attenzione alla resa finale, in quanto gli interessava sottolineare solo l'aspetto emotivo della pellicola.

John Williams (a destra)
Colonna sonora

La colonna sonora del film è stata composta da John Williams, collaboratore abituale di Spielberg. Per il musicista scrivere la musica della pellicola fu difficile, in quanto dovette comporre commenti musicali per scene che non poteva vedere, o di cui visionava la versione provvisoria, senza effetti speciali o suoni. Inoltre dovette creare una composizione che rendesse simpatico un essere all'apparenza brutto come E.T. Williams ebbe diverse difficoltà nel far aderire la musica alla lunga sequenza finale. Spielberg permise al compositore di scriverla come meglio credeva. In seguito rimontò le scene, in modo che combaciassero con la musica. Per il suo lavoro su E.T. l'extra-terrestre, Williams vinse il suo quarto Oscar.

«Questo non è semplicemente un buon film. È uno di quei film che spazzano via i nostri timori e conquistano il nostro cuore.» (Roger Ebert)

«Criticare E.T. in termini ordinari è come criticare le tecniche di struttura dell'Iliade, le motivazioni dei personaggi di Cenerentola o la zoologia di King Kong. Come loro E.T. è passato nell'universo delle mitologie, dove contano solo le leggende». (The Times)

Una scena del film
Accoglienza

E.T. l'extra-terrestre fu proiettato in anteprima a Houston, per poi essere presentato fuori concorso nel giorno di chiusura del 35º Festival di Cannes dove venne accolto con standing ovation, e infine distribuito negli Stati Uniti d'America l'11 giugno 1982. Nel fine settimana di apertura debuttò in prima posizione, guadagnando 11 milioni di dollari, per poi mantenere la posizione per sei settimane. Rimase tra la seconda e la prima posizione del botteghino fino a gennaio. Smise di venire proiettato il 3 giugno 1983, con un guadagno di 359.197.037 di dollari in America, e 664.997.037 dollari globalmente, a fronte di un budget stimato intorno a 10.500.000 dollari. Il film fu ridistribuito il 19 luglio 1985, guadagnando 40 milioni di dollari. I critici cinematografici accolsero molto positivamente E.T., arrivando a definirlo un classico.

Oltre alle critiche entusiastiche, il presidente Ronald Reagan e la first lady Nancy rimasero commossi dal film, vedendolo alla Casa Bianca il 27 giugno 1982; la Principessa Diana, che aveva assistito alla première londinese all'Empire Leicester Square insieme al marito Carlo, scoppiò in lacrime, e François Truffaut, dopo averlo visionato a Cannes, inviò un telegramma a Spielberg, su cui c'era scritto: "Tu meriti di stare qui più di quanto lo meriti io", parafrasando una frase presente in Incontri ravvicinati del terzo tipo. George Lucas disse a Spielberg che il film avrebbe battuto al botteghino il suo Guerre stellari. Il 17 settembre 1982, il film fu proiettato alle Organizzazione delle Nazioni Unite, dove Spielberg ricevette una medaglia della pace.


Fonte principale: Wikipedia

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