domenica 24 luglio 2022

Diabolik

Personaggio dei fumetti creato nel 1962 da Angela e Luciana Giussani, divenuto in poco tempo un fenomeno di costume studiato da sociologi ed esperti di comunicazione. Ha portato alla nascita del genere del fumetto nero italiano del quale è stato il precursore generando numerosi e lanciando la moda del caratteristico formato da "libretto tascabile". Le dimensioni tascabili sono ideate per venire incontro alle esigenze dei pendolari che Angela Giussani osservava ogni mattina da casa sua nelle vicinanze della stazione e diviene lo standard anche per tutti gli epigoni.

Il più grande segno distintivo di Diabolik sono i terribili occhi di ghiaccio; quello sguardo rivela tutta la sua spietatezza e crudeltà. Apparso già dal primo numero, diventerà poi un vero e proprio simbolo. Celebre il suo detto: "Diabolik non perdona". Per i tratti del personaggio la Giussani prese spunto dall'attore Robert Taylor, mentre per quelli di Eva Kant dalla principessa di Monaco Grace Kelly.

Diabolik è un genio del crimine, del travestimento, nell'assassinio e nelle tecniche furtive, un eccellente tattico e stratega, un esperto ipnotizzatore, un poliglotta e dotato in analisi e deduzioni. Ha una memoria eidetica. È al culmine della condizione fisica, con forza, resistenza, agilità, riflessi e velocità incredibili, ed è un esperto nel combattimento corpo a corpo e nell'uso di coltelli, oltre che a essere un pilota e un tiratore eccellente. Altamente istruito in vari campi della conoscenza, ha una vasta cultura scientifica e una massima esperienza nel campo della chimica; ha una grande abilità nell'uso di armi, veleni, droghe e tecnologia. Conosce il codice Morse e se ne intende persino di arte e oggetti preziosi.

Il personaggio usa raramente armi da fuoco. È abilissimo nell'uso del pugnale nel cui lancio, spesso infallibile, è divenuto l'icona. Eva Kant fa uso in genere della pistola a dardi celata in un tubetto con la quale, all'occorrenza, può lanciare aghi narcotizzanti o avvelenati, ma è abile nell'uso delle armi da fuoco tra cui le carabina di precisione. Diabolik è esperto in tutte le tipologie di sostanze psicotrope avendo appreso sull'isola del magnate Mr King, dove vi ha trascorso l'infanzia e l'adolescenza. Tali armi possono stordire l'avversario e addirittura annullargli la volontà e la resistenza. Fa anche uso di altre armi di sua creazione come capsule di narcotico e di gas mortale, armi dalle quali si protegge assuefacendosi ai veleni e facendo uso di filtri nascosti. 

Diabolik si avvale di numerosi rifugi inaccessibili agli estranei, per mezzo di trappole tecnologiche di vario tipo. Si avvale di diverse auto Jaguar E-Type del 1962, provviste dei congegni più disparati per contrastare gli avversari. La sua fama è ormai tale da incutere terrore nella notte alla sola vista della sua sagoma nera. Diabolik è noto come: Il re del terrore, L'inafferrabile criminale, Il genio del delitto, L'assassino fantasma, L'assassino dai 1000 volti, Il genio della rapina, Il genio della fuga, Il genio del male, Il maledetto criminale, L'invincibile criminale, L'uomo dai 1000 trucchi, L'uomo senza legge, espressioni che diventano spesso il titolo di diversi numeri.

Le maschere con le quali il personaggio camuffa la propria identità sono un elemento essenziale delle trame. Sono composte da una sostanza artificiale che simula la pelle umana e grazie alla quale riesce a replicare le fattezze delle sue vittime grazie alla straordinaria abilità nel modellarla riuscendo a riprodurre perfettamente i lineamenti di un volto. Questa sostanza è una resina vegetale proveniente da una piccola isola immaginaria i cui abitanti sono legati a Diabolik da un sentimento di riconoscenza. Successivamente è riuscito a sintetizzarla in laboratorio. La polizia di Clerville è addestrata a effettuare il controllo approfondito del volto del sospetto in modo da individuarne il camuffamento.

Relativamente alla scelta del nome, nel febbraio 1962 uscì il film Totò Diabolicus diretto da Steno, ma la pellicola è precedente all'esordio del fumetto nel novembre 1962; pertanto non è da ritenersi una parodia del genere, ma più probabilmente si ispirava a un vero fatto di cronaca avvenuto a Torino nel 1958 e nel quale un misterioso assassino lasciò sul luogo del delitto una lettera nella quale si firmava Diabolich. Probabilmente l'assassino si era ispirato a sua volta al romanzo del giallista Bill Skyline (al secolo Italo Fasan) dal titolo Uccidevano di notte e il cui protagonista si faceva chiamare Diabolic (senza l'acca finale). 

Inizialmente il personaggio avrebbe dovuto chiamarsi Diabolicus, che ricordava Nostradamus, poi però si preferì scriverlo con la lettera «K», perché Angela la riteneva più adatta a un personaggio come quello che aveva in mente. Il nome di Eva Kant venne scelto sempre da Angela la quale, per conseguire il diploma all'istituto magistrale, aveva presentato una tesina sul filosofo Immanuel Kant, del quale amava il pensiero filosofico. Il personaggio di Ginko deve il suo nome a quello del marito di Angela, Gino Sansoni, alla quale venne aggiunta una «K» in mezzo.

Il primo numero ha la copertina realizzata da Brenno Fiumali, mentre la storia è disegnata da un autore indicato solo per cognome: Zarcone, di cui curiosamente da allora si persero le tracce. La trama è congegnata in modo che il lettore non sappia all'inizio chi sia veramente Diabolik, che diviene una figura inquietante e imprevedibile. L'iniziale riscontro delle vendite non è soddisfacente e così il numero successivo viene pubblicato solo dopo tre mesi, nel febbraio del 1963. Il terzo (pubblicato un mese dopo) vede l'esordio del disegnatore Luigi Marchesi e l'introduzione della "spalla" di Diabolik, Eva Kant.

Il fumetto viene da allora edito senza interruzioni e ha oggi superato i 900 numeri pubblicati, vendendo circa 150 milioni di copie. Ha poi avuto due trasposizioni cinematograficheː la prima nel 1968 diretta dal regista Mario Bava, la seconda nel 2021 a cura dei Manetti Bros., oltre ad una serie animata. Il successo del personaggio è tale da generare anche parodie sia a fumetti, come Cattivik, personaggio creato da Bonvi nel 1965, sia a film, come Arriva Dorellik, diretto da Steno, o Sadik, episodio del film Thrilling. Inoltre è stato impiegato come testimonial per campagne sociali e in svariati spot pubblicitari.

Comprimari:

  • L'ispettore Ginko, l'eterno rivale di Diabolik
  • Elizabeth "Tina" Gay: infermiera con la quale Diabolik instaurerà una breve relazione dopo averla conosciuta in ospedale. Nel terzo episodio della serie, dopo una lunga serie di indagini scoprirà chi è in realtà l'uomo del quale si è innamorata e lo denuncerà. Finirà rinchiusa in un manicomio.
  • Eva Kant: esordisce nel terzo numero della serie (L'arresto di Diabolik) e trova subito in Diabolik il compagno di vita ideale, infatti diventa la sua compagna e partecipa attivamente ai suoi crimini.
  • Ginko: è un poliziotto intelligente, determinato e integerrimo, è estremamente leale con il proprio avversario e ha tentato di catturare Diabolik per moltissimo tempo.
  • Gustavo Garian: è il figlio di un ricco antiquario (la prima vittima del Re del Terrore) e il miglior amico dell'ispettore Ginko; è il primo personaggio comparso nel fumetto ed il primo a pronunciare il nome Diabolik.
  • Altea di Vallemberg: è la compagna di Ginko, la vedova del duca di Vallenberg, cugino del re del Beglait. Vede la sua evoluzione da personaggio spalla di Ginko, confidente dei pensieri come in passato era il ruolo di Gustavo Garian, a una degna compagna dell'ispettore, portando il rapporto ad un'ottima specularità di quello tra Diabolik ed Eva Kant.
  • King: è un ricco magnate proprietario dell'isola in cui cresce Diabolik, capo di una grossa organizzazione criminale che opera in tutto il mondo contrabbandando oggetti di valore; viene ucciso dallo stesso Diabolik che aveva capito che King lo avrebbe eliminato a sua volta per rubargli il segreto della realizzazione delle maschere. 
  • Walter Dorian: l'unica sua apparizione avviene nel 2006 nel Grande Diabolik primaverile, mentre il suo nome, usato da Diabolik, è presente solo nei primi tre numeri della serie. Si tratta della prima identità falsa usata da Diabolik. 
Fonte principale: Wikipedia

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