mercoledì 3 aprile 2013

Blade Runner


Blade Runner è un film del 1982 diretto da Ridley Scott. È uno dei più celebri film di fantascienza, liberamente ispirato al romanzo Il cacciatore di androidi (Do Androids Dream of Electric Sheep?) di Philip K. Dick, oggi considerato uno dei maggiori scrittori statunitensi della seconda metà del Novecento (non solo nell'ambito fantascientifico) nonché precursore del filone cyberpunk. Il titolo del film è tratto dal romanzo The Bladerunner (1974) di Alan E. Nourse.

Il film è ambientato in una Los Angeles distopica dell'anno 2019. Il pianeta Terra, a causa dell'inquinamento e del sovraffollamento, è diventato invivibile. Chi può si trasferisce nelle colonie extramondo, mentre sulla Terra rimangono coloro che sono stati scartati alla visita perché malati (come J. F. Sebastian, affetto da invecchiamento precoce) o coloro che non possono permettersi il viaggio. La vita animale e vegetale è pressoché scomparsa, per cui è proibito uccidere veri animali. La tecnologia ha permesso la creazione di esseri analoghi agli umani, detti replicanti, destinati all'utilizzo come schiavi, dotati di capacità intellettuali e forza fisica estremamente superiori agli uomini, ma con una longevità limitata a pochi anni.


Sei replicanti del modello più evoluto (tre femmine e tre maschi), capitanati da Roy Batty (Rutger Hauer) sono fuggiti dalle colonie extramondo e, giunti furtivamente a Los Angeles, hanno cercato di introdursi nella fabbrica dove sono stati prodotti: la Tyrell Corporation, nella speranza di riuscire a modificare la loro imminente "data di termine". Due di loro (un maschio e una femmina) sono finiti in un campo elettrico e sono stati catturati, mentre gli altri quattro sono fuggiti. Il poliziotto Rick Deckard (Harrison Ford), già agente dell'unità speciale Blade Runner, viene forzatamente richiamato in servizio dal capitano Bryant per ritirare i quattro replicanti.

I replicanti sono androidi organici costruiti con tecniche di ingegneria genetica pressoché indistinguibili dall'uomo, creati dalla Tyrell Corporation. I replicanti protagonisti del film appartengono alla serie Nexus 6: sono superiori all'uomo per forza e agilità, nonché di intelligenza almeno pari a quella degli ingegneri che li hanno creati. Sono stati progettati per essere il più possibile simili agli uomini (lo slogan della Tyrell è "più umano dell'umano"). Gli ingegneri della Tyrell stimarono la possibilità che i Nexus 6 potessero nel tempo sviluppare emozioni proprie (rabbia, amore, paura, sospetto...) ovvero potessero assumere coscienza di sé, e così li dotarono di un dispositivo autolimitante, vale a dire 4 anni di vita.


I Nexus vengono impiegati nelle colonie extramondo per i lavori più faticosi e pericolosi, oppure come "articolo di piacere" per i soldati di stanza nelle colonie militari. In seguito ad una rivolta, è stato proibito l'utilizzo di replicanti sulla Terra, ed è compito della squadra speciale Blade Runner ritirare (ovvero eliminare) i replicanti presenti sul pianeta. Per distinguere un replicante da un umano, il sospetto viene sottoposto ad un test per l'empatia denominato Voigt-Kampff, che consiste in un interrogatorio condotto con un dispositivo puntato sull'occhio dell'interrogato. Il replicante, di fronte alle domande pensate per suscitare un'emozione precisa nell'interrogato, tradisce la sua natura in seguito all'impossibilità, dovuta alla mancanza del bagaglio di esperienze tipico di un essere umano, di controllare le proprie emozioni.

Benché al riguardo la trama sia volutamente enigmatica, nella scena finale nasce il sospetto che Deckard sia anch'egli un replicante. Tale interpretazione venne confermato da Ridley Scott nel 2000 quando dichiarò «Blade Runner, anche Ford era un replicante»; infatti precedentemente Deckard sogna un unicorno e il ritrovamento dell'animale mitologico sotto forma di origami (nel film si nota bene che è Gaff a fare gli origami) indica che quel sogno è noto anche a Gaff e che quindi non può appartenere direttamente a Deckard, ma che gli deve essere stato innestato implicando la sua natura di replicante.




Fonte principale utilizzata: Wikipedia

Nessun commento:

Posta un commento