La serie tv, ambientata nell'Italia anni ottanta, racconta le vicende di una classe del liceo Leopardi di Roma, nel percorso verso gli esami di maturità. Consta di tre stagioni per un totale di 33 episodi, trasmessi dal 1987 al 1989 su Italia 1. La serie era caratterizzata da un umorismo basato su gag e battute a ripetizione senza tempi morti e senza mai scadere nella comicità volgare. La recitazione degli attori protagonisti molto spontanea, nonché la caratterizzazione dei vari personaggi, ha fatto sì che la serie riuscisse a dare una rappresentazione, seppur in chiave caricaturale, dei diversi tipi di studenti presenti in una classe delle superiori e delle situazioni che potevano scaturire mettendo insieme personaggi molto differenti per comportamento, estrazione sociale e livello culturale.
- Enrico "Chicco" Lazzaretti - Chicco è il carismatico trascinatore della classe ed il suo studente più anziano, eterno ripetente.
- Bruno Sacchi - Bruno è ragazzo grosso e mammone, esageratamente coccolato dai suoi genitori e poco esperto del mondo esterno.
- Massimo Conti - Il belloccio e sportivo del gruppo. È grande amico di Chicco, ma talvolta è in contrasto con lui poiché entrambi sono attratti da Sharon Zampetti.
- Sharon Zampetti - Bella e ricca figlia di un industriale milanese (nell'ambito dei salumi), è la più snob della compagnia.
- Daniele Rutelli - Fidanzato di Rossella, simpatico e affettuoso, arriva in classe sempre in ritardo e tende sempre a dormire.
- Rossella Schnell - Forse la più normale fra i protagonisti, è l'eterna fidanzata di Daniele.
- Benedetta Valentini - La bella dark, appassionata di letteratura e cinema orientale, specialmente coreano, film horror, cucina alternativa e meditazione. Ripete ossessivamente la frase "che angoscia".
- Elias e Tisini - Sono le "secchione" della classe e per questo vengono derise dagli altri studenti, in particolare da Chicco, a cui rispondono quasi sempre con "Quanto sei cretino, carino!" (dove "carino" viene pronunciato solo da Tisini).
- Woodstock - Personaggio secondario che appare solo nella seconda serie, è un ragazzo perennemente spettinato e dall'aria stralunata.
- Gli altri studenti della classe sono personaggi praticamente ininfluenti, che raramente hanno un ruolo negli episodi. Si ricordano appena, nella prima serie, l'alunno Ricci ed il suo compagno di banco, un ragazzo con gli occhiali, che talvolta recitano qualche battuta.
- Amalia e Spartaco Sacchi, i premurosi genitori di Bruno.
- Il professore di italiano - il professore più presente nella serie, non esita a prendere di mira Chicco e Bruno con voti estremamente bassi.
- Commendator Camillo Zampetti - Il padre di Sharon, industriale nel ramo degli insaccati.
- Totip - Il gestore del bar, che prende il nome da un famoso gioco a pronostici dell'epoca, dove i ragazzi trascorrono il loro tempo dopo la scuola. Nell'episodio "Il derby" si scopre che il suo nome è Enio Marchini e viene da Pistoia.
- Ciro - Il cartolaio. Una gag ricorrente è quella in cui riesce a vendere un sacco di cose inutili a Bruno.
- Aziz - Il cameriere di colore di casa Zampetti.
- Mazzocchi - È uno studente della 3ª F, classe in perenne competizione con la 3ª C.
- Lele - L'altro leader della 3ª F. Insieme a Mazzocchi e come lui, è acerrimo nemico di Chicco Lazzaretti. Nella prima serie viene chiamato Fefè e non Lele.
- Antonello Bufalotti detto Puccio - Un amico di Chicco, che come lui è stato un ex-pluriripetente e che tenta di arrangiarsi con lavori estemporanei.
- Mauro - Tuttofare che prende il posto di Puccio nella terza serie.
Durante la prima serie si poteva sentire molto spesso un tema scritto da Augusto Martelli; tale brano era la versione strumentale delle sigla del cartone animato "Mr. T", in onda in quegli anni sul circuito Italia 7. La sigla della seconda serie è "Studiare in jeans", brano che è rimasto nell'immaginario collettivo per via di un memorabile riff di sax e del testo, in cui gli studenti auspicano di avere delle star della musica e dello spettacolo al posto dei professori. Il ritornello della sigla recitava "Studiare in jeans c'est plus facile", prendendo in prestito lo slogan dello spot del Sanbitter, molto in voga in quegli anni, tanto da divenire un tormentone d'uso comune.
Fonte principale utilizzata: Wikipedia
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