giovedì 24 aprile 2014

Videocassetta


La videocassetta è stata un dispositivo di memorizzazione sequenziale di tipo magnetico utilizzato per la distribuzione di film e la memorizzazione delle immagini nella maggior parte delle videocamere e dei videoregistratori. Dal punto di vista costruttivo, una videocassetta, di qualunque formato, è formata da due bobine, dette debitrice e raccoglitrice, e da un nastro magnetico agganciato permanentemente alle stesse. La disposizione delle due bobine è di solito affiancata ma non sono mancati esempi di bobine sovrapposte. Nel tratto esposto, il nastro è di solito protetto da un coperchietto sollevabile. Inoltre, la videocassetta è dotata di solito di un dispositivo meccanico, tipicamente una linguetta scorrevole o asportabile, che permette di attivare una protezione in scrittura, segnalando al videoregistratore di non registrare sulla stessa.


Rispetto alla bobina aperta, la videocassetta permette un più agevole caricamento del nastro. Nel corso degli anni sono stati proposti vari formati di videocassetta che vanno distinti tra quelli destinati ai videoregistratori o alle videocamere professionali (U-matic, Betacam, MII) e quelli destinati a videoregistratori o videocamere amatoriali (DV, Betamax, VHS, VHS-C, Video 2000, Video8, Hi8, DVC). Da notare, tuttavia, che mentre cambiano il tipo e la qualità del nastro magnetico utilizzato, il guscio esterno della videocassetta è identico per Betacam e Betamax, e per VHS e MII. Come supporto per la commercializzazione dei film, le videocassette VHS sono ormai soppiantate dai dischi ottici tipo DVD che consentono una qualità audio/video migliore. Inoltre la crescente disponibilità di videoregistratori DVD ha reso obsoleto l'acquisto di un videoregistratore a cassette.


Il sistema VHS, brevettato da JVC (Sony), arrivò sul mercato con quasi un anno di ritardo rispetto al concorrente Betamax, inoltre, era inferiore per molti aspetti al rivale. Le cassette erano di maggiori dimensioni, la qualità era decisamente più scadente ma la capacità di immagazzinamento per ogni singolo nastro era superiore, arrivò a toccare perfino i 300 min (che furono portati a 600 negli anni novanta con l'introduzione del sistema LP che raddoppiava la durata del nastro dimezzando la velocità). A differenza di Sony, JVC cercò altri alleati (diffondendo e vendendo il brevetto VHS anche ad altre aziende), sia tra i produttori, sia tra le case cinematografiche e questo contribuì a mantenere i prezzi dei prodotti VHS più bassi rispetto al concorrente.


Dato che ai quei tempi i negozi di videonoleggio noleggiavano anche i lettori, questi si orientarono verso lo standard di VHS che consentiva di acquistare interi stock di prodotti ad un prezzo ridotto, aumentandone i margini di profitto, e questo ha innescato una spirale: i negozianti acquistavano i lettori VHS, di conseguenza richiedevano film in VHS e le case cinematografiche "sfornavano" film in VHS. Chi doveva comprarsi un videoregistratore era quindi spinto all'acquisto della seconda tecnologia che, seppur inferiore, garantiva una maggiore compatibilità con i prodotti in commercio.


A complicare ulteriormente le cose arrivò anche una causa intentata dalla Disney e dagli Universal Studios contro Sony, che avrebbe "istigato", con i propri prodotti, i consumatori alla pirateria. Il caso ha voluto che il 1976, anno in cui iniziò il processo, il VHS non fosse ancora sul mercato, tenendolo quindi fuori dalla disputa. Nel 1984 la Sony vinse l'ultimo grado di giudizio, ma ormai i danni d'immagine subiti erano quasi irreparabili; già alla fine del 1978 la quota di mercato della Sony era scesa al 19% mentre quella del concorrente era al 36% (questa causa rimase famosa infatti decretò che "non è il videoregistratore, o la sua azienda produttrice, a commettere la pirateria ma il suo utilizzo scorretto" cosa che si ripeté circa 30 anni dopo con i masterizzatori e i DIVX).


Fonte principale: Wikipedia

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