martedì 16 giugno 2015

Il Manuale delle Giovani Marmotte


Nell'universo di Paperopoli e dei fumetti Disney, il Manuale delle Giovani Marmotte è un libro in formato tascabile, in dotazione a tutti i membri del corpo delle Giovani Marmotte, che rappresenta l'ideale di un'enciclopedia completa e utile in tutte le situazioni.


Il Manuale contiene una quantità immensa di sapere: vi figurano istruzioni per costruire ponti e barche o per sopravvivere in condizioni avverse accanto a notizie sulla storia delle civiltà del mondo, con dizionari ragionati di tutte le lingue moderne e antiche; né mancano carte geografiche dettagliate di ogni regione della terra e un indice di facile consultazione. Non vengono invece menzionate conoscenze di base che si possono naturalmente aspettare da ogni Giovane Marmotta, come per esempio l'ubicazione del Capo di Buona Speranza o le tabelline di moltiplicazione.


Agli estranei al corpo delle Giovani Marmotte è severamente vietata la consultazione dell'opera (vedi "I magnifici sette meno tre caballeros" di Don Rosa). Qui, Quo e Qua (anche loro giovani marmotte) nominano a volte il loro manuale infallibile.


Un libro anonimo somigliante al Manuale appare per la prima volta nella storia di Carl Barks "Zio Paperone pesca lo skirillione", pubblicata nel marzo 1954, a tre anni dalla creazione delle Giovani Marmotte. Nel giugno dello stesso anno, diventa definitivamente il Manuale delle Giovani Marmotte in "Zio Paperone e la dollarallergia", dove Zio Paperone e i suoi nipoti visitano l'Himalaya alla ricerca del tesoro di Gengis Khan. In questa storia, il libro offre la soluzione per decifrare dei messaggi oscuri in un'antica lingua estinta. Qui, come altrove, il Manuale permette a Barks di introdurre elementi storici nelle sue avventure, elementi che trae dalla rivista National Geographic alla quale era abbonato.


Una nemesi del Manuale delle Giovani Marmott" appare nella storia "Qui, Quo, Qua e la guerra dei manuali" di Rodolfo Cimino e Romano Scarpa, dove la Banda Bassotti si organizza per creare una guida per i propri nipotini che chiameranno "Manuale dei Giovani Marioli". Organizzata una sfida per decretare quale dei due manuali sia il migliore, dopo una dura partita il falso manuale verrà sconfitto in quanto i suoi insegnamenti sono mirati allo sfruttamento del prossimo mentre l'originale insegna a cavarsela con le proprie forze.


Don Rosa nella sua "Zio Paperone e i guardiani della biblioteca perduta" ha ricostruito la storia del Manuale: la prima edizione, ancora in un pesante formato incunabolo, è redatta da Clinton Coot, fondatore delle GM. Scavando nel passato, l'opera si rivela essere frutto del riassunto del riassunto del riassunto delle opere più importanti contenute nelle Biblioteca di Alessandria, arricchita nei secoli da nuove informazioni sopravvenute.


Don Rosa spesso trae spunto dal Manuale per confezionare gag intorno al ruolo di deus ex machina svolto dal libro, nonché alla paradossale mole di informazioni contenuta in un libro di così piccole dimensioni.


In molti paesi, le case editrici dei fumetti Disney hanno dato alle stampe dei Manuali delle Giovani Marmotte, sorta di mini-enciclopedie per bambini, senza contare il "Manuale del Gran Mogol" e il "Manuale di Qui, Quo e Qua". In Italia, la Arnoldo Mondadori Editore ha pubblicato dal 1969 al 1989 una collana in otto volumi curata da Elisa Penna e Mario Gentilini con le illustrazioni di Giovan Battista Carpi.


Nel 1991 è uscito anche un Maxi Manuale delle Giovani Marmotte con il meglio dei sei volumi di Penna e Gentilini. La Disney Italia ha pubblicato una nuova collana in nove volumi dal 1991 al 1999, e infine il Nuovo Manuale delle Giovani Marmotte nel 2002.

Fonte principale: Wikipedia

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