martedì 2 giugno 2015

La battaglia dei pianeti (Gatchaman)


Serie anime prodotta dalla Tatsunoko, composta da tre stagioni: Gatchaman (105 episodi) del 1972, Gatchaman II (52 episodi) del 1978 e Gatchaman F (48 episodi) del 1979, più un OAV, Tecno Ninja Gatchaman, realizzato nel 1994. In Italia, la prima stagione è stata intitolata La battaglia dei pianeti e ne sono stati trasmessi solo 85 episodi. I temi ricorrenti sono la conservazione della natura, l'ambientalismo e l'uso responsabile della tecnologia a servizio del progresso e dell'avanzamento umano. 

I tecno ninja in azione

Col termine "Gatchaman" si designa complessivamente la squadra dei cinque supereroi protagonisti preposti a difesa del pianeta Terra. Gli eroi indossano uniformi numerate che indicano il loro rango all'interno della squadra (da G1 a G5) e assumono la denominazione di uccelli. La serie consolida le fondamenta dell'action team, che da quel momento sarà una delle basi portanti delle serie anime d'azione. L'action team in questione incarna cinque "tipi" umani, permettendo così alla maggior parte degli spettatori di avere un personaggio in cui immedesimarsi. 

La God Phoenix dei Gatchaman

Ci sono quindi il leader, forte, carismatico e intelligente; il bel tenebroso, carismatico quanto, o forse anche più del leader, ma più taciturno e sarcastico; la ragazza, carina ma anche combattiva; il grassone, goffo e un po' sempliciotto, ma fortissimo; e per finire il bambino, il più inesperto e imbranato, ma esperto di tecnologia e informatica. Ognuno dei cinque personaggi è caratterizzato anche con un colore specifico e con un'arma o stile di combattimento personale.

I nemici in assetto di combattimento

La serie, poi, fa riferimento sin dal titolo ai Ninja e ne eredita in parte le caratteristiche e le armi, unite al fatto che il gruppo è particolarmente dotato nelle azioni silenziose per cogliere di sorpresa il nemico. Ovviamente la squadra è anche dotata di mezzi speciali, associati ai singoli membri, ma anche di un super mezzo volante, il God Phoenix, in grado di trasformarsi in micidiale palla di fuoco. Talvolta anche i nemici schierano dei mezzi d'attacco più o meno pesanti, a volte persino dei mecha.

Un super mecha schierato dai nemici

Altra caratteristica della serie sono i cattivi, che di solito si muovono nell'ombra come i Gatchman (fatta eccezione per la terza serie, in cui sono un vero e proprio esercito e sono anch'essi mascherati, un po' come avviene in Hurricane Polimar. Benché i soldati nemici non mostrino una grande personalità, i capi sono figure davvero peculiari: solitamente scelti dell'intelligenza aliena del Generalissimo, assecondano i piani dei Galactor per gloria personale, ma nel finale si ribellano.

Personaggi principali:

Ken l'aquila

Ken l'aquila è il leader del gruppo; dopo che il padre è scomparso durante un volo, viene cresciuto dal dottor Nambu cone un figlio assieme a Joe. È un grande esperto di tattica.

Joe il condor

Joe il condor è italo-giapponese, pilota d'auto da corsa, vice capo del gruppo; nato col nome di George, è figlio di Giuseppe e Caterina, membri di Galactor, uccisi mentre cercavano di fuggire. Il dottor Nambu gli ha salvato la vita, ribattezzandolo Joe e nascondendolo. È tiratore scelto e grande esperto d'armi.

Jane il cigno

Jane il cigno è una ragazza statunitense di origini giapponesi. Cresciuta in un orfanotrofio, il suo cognome rimane sconosciuto, è appassionata di motociclette e d'elettronica.

Jin la rondine

Jin la rondine - Il più giovane del gruppo (ha circa 10-11 anni), anche lui orfano è stato trovato per strada da Jun e cresciuto assieme a lei nello stesso orfanotrofio. È addetto alle ricognizioni.

Ryu il gufo

Ryu il gufo - Figlio di un pescatore, gestisce un porto turistico; è l'unica persona del team che ha una famiglia (i genitori e un fratello minore), è il pilota veicolo principale del team (God Phoenix), un aereo supersonico in grado di viaggiare sia nello spazio che sott'acqua.

La sigla italiana dal titolo Gatchaman la battaglia dei pianeti è stata incisa dall'Orchestra e il Coro di Augusto Martelli.

Fonte principale: Wikipedia

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