mercoledì 20 febbraio 2013

Commodore 64


Il Commodore 64 (C64, C=64, CBM 64, 64) è stato un home computer molto popolare negli anni ottanta. Il nome adottato dalla casa costruttrice, la Commodore Business Machines fu inizialmente Vic-30, ma prima della distribuzione venne cambiato nell'altro. Lanciato nel 1982, il Commodore 64 rappresenta, insieme all’Amiga, uno dei più grandi successi commerciali della società statunitense. La macchina presentava caratteristiche tecniche estremamente innovative per il settore degli home computer, quali 64K di RAM, sedici possibili colori su schermo, sprite e un chip specifico per la gestione di sonoro su tre canali. Il C-64 divenne in pochi anni il sistema a 8-bit più diffuso nel mondo, grazie soprattutto alla grande quantità di software disponibile (circa 8.000 fra giochi e applicazioni).

Nel 1990 ne venne lanciata una versione “console” priva di tastiera chiamata C-64GS che non ottenne tuttavia alcun riscontro di pubblico. Era il settembre 1982. Mentre in tutto il mondo la Apple si glorificava con le vendite dei nuovi modelli di Apple II, la Commodore International lanciò sul mercato il suo gioiello. Il successo del C64 fu immediato: il prezzo del nuovo modello era dimezzato rispetto a quello del concorrente, ma le prestazioni erano maggiori. Inoltre la dotazione di software sembrava infinita. Nel giro di pochi anni il Commodore 64 entrò in milioni di case, stabilendo un incredibile successo di vendite: chi desiderò questo computer durante la prima metà degli anni '80 non può non ricordare lo slogan pubblicitario trasmesso dalla tv: “Compramelo babbo, così ci giochi anche tu..”.


In effetti il Commodore 64 permetteva a chiunque di imparare a scrivere programmi semplici o complessi, oppure lasciava spazio alla fantasia con l'incredibile disponibilità di giochi straordinari. I programmatori del Commodore 64 sfruttarono ogni bit di memoria disponibile, creando programmi che oggi sembrano impossibili se si pensa che il processore girava a poco più di 1 Mhz e la memoria era solo di 64 K. Il Commodore 64 possedeva anche un avanzato chip sonoro, dedicato esclusivamente alla gestione degli effetti audio: per questo furono numerosissime le applicazioni musicali, che prevedevano anche delle speciali tastiere per simulare un pianoforte sul C64.

Con quelle risorse così esigue fu infine possibile sintetizzare sul Commodore 64 la voce “umana”: chi usò questi software più di 15 anni fa non dimenticherà mai quella voce elettronica che usciva per magia dai circuiti di una macchina da sogno. Il Commodore 64 venne inizialmente costruito usando lo stesso chassis del Vic-20 al fine di mantenere bassi i costi di produzione. Dopo alcuni anni, la Commodore cambiò leggermente l'estetica del computer assieme ad altri cambiamenti minori, ribattezzandolo 64C. Nonostante il cessare della produzione, lo sviluppo di software per questa macchina continuò e ancora oggi (2007) c'è chi scrive dei giochi per il Commodore 64 o fa dei porting da giochi per telefoni cellulari).


Vediamo, più nel dettaglio, un po' di storia di questa favolosa macchina. Nel gennaio 1981, la sussidiaria della Commodore per la progettazione di circuiti integrati, la MOS Technology Inc. iniziò il progetto dei chip grafico e sonoro per la nuova generazione di console per videogiochi. Il lavoro di progettazione per i chip fu completato in novembre, ma il progetto della console venne cancellato dopo un meeting con il presidente della Commodore, Jack Tramiel, il quale voleva che i chip formassero la base per un computer con 64 KB di RAM, il doppio del quantitativo di RAM di molti dei personal computer disponibili nel tardo 1981. Sebbene 64 Kb di RAM fossero molto costosi, Tramiel sapeva che i prezzi della DRAM stavano crollando e che sarebbero alla fine calati a un livello accettabile prima di passare alla piena produzione.

Alla squadra di progettazione furono dati meno di due mesi per sviluppare un prototipo che potesse essere mostrato al Consumer Electronics Show invernale, nel gennaio 1982. Il C64 fece un debutto impressionante come ricorda David A. Ziembicki: “Tutto quello che vedemmo al nostro stand erano le persone dell'Atari con la mascella spalancata, che dicevano 'Come potete farlo per solo 595 dollari?'”. Il costo di costruzione di ogni C64 è stimato attorno ai 135 dollari, grazie all'integrazione verticale e, più crucialmente, ai vantaggi della fabbricazione dei circuiti integrati della MOS Technology. Questo rendeva possibile un ampio margine di guadagno con il quale lavorare.


Il C64 fronteggiò una vasta gamma di macchine concorrenti, dopo la sua introduzione nell'agosto 1982. Con un impressionante prezzo di listino e con il suo hardware avanzato, superò velocemente molti dei suoi concorrenti. Negli Stati Uniti i più grandi concorrenti del C64 erano l'Atari 800 e l'Apple II. L'Atari 800 era molto simile in termini di hardware, ma era molto costoso da costruire, il che forzò l'Atari a spostare la sua produzione nell'Asia orientale. Costrinse anche l'Atari a riprogettare le loro macchine per essere più economiche, dando la luce alla linea dei 400/800XL. L'ormai vecchio Apple II non poteva competere con l'hardware del C64, ma era molto espandibile grazie ai suoi slot interni, una caratteristica che il C64 non aveva.

Nel Regno Unito i concorrenti principali del C64 erano il britannico Sinclair ZX Spectrum e l'Amstrad CPC. Rilasciato qualche mese prima del C64, e venduto a quasi metà del suo prezzo, lo Spectrum diventò rapidamente leader del mercato. Il C64 competerà in popolarità con lo Spectrum nella seconda meta degli anni 80, sopravvivendo allo stesso quando ne fu cessata la produzione, nel 1992. La chiave del successo del C64 furono le aggressive tattiche di marketing, che portarono a venderlo nei grandi magazzini, nei discount e nei negozi di giocattoli, oltre che nella rete di rivenditori autorizzati. Questo gli consentì, come al suo predecessore VIC 20, di competere con le console per videogiochi.


In Europa, il C64 era utilizzato spesso con il lettore di cassette (supporti di memorizzazione molto comuni in cui i dati venivano registrati su un nastro magnetico, impiegati allora soprattutto per la riproduzioni della musica.), che erano più economiche, ma anche molto più lente dei dischi floppy. Uscirono i turbo-loader anche per le cassette che velocizzavano la velocità di caricamento. Novaload era il più popolare turbo-loader, utilizzato dalla maggioranza degli sviluppatori americani ed inglesi. Negli Stati Uniti, i floppy drive erano più comuni. Inizialmente era disponibile la sola memoria a cassette magnetiche, ossia le comuni cassette audio su cui dati e programmi venivano registrati codificandoli su frequenze di alcuni kHz. Dopo il Datassette fu disponibile il floppy disk drive 1541, che accettava dischi da 5.25” e trasferiva dati a velocità molto più elevata.

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Fonte principale: Wikipedia

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